Nato a Villarosa e trasferitomi da piccolo ad Enna, da giovane sono stato un grande amante dello sport, in tutte le sue forme, tuttavia solo alcuni sports mi hanno appassionato in modo inverosimile e mi hanno portato ad applicarmi e cercare di raggiungere i livelli più elevati possibili.
Il calcio, per esempio, mi ha portato a realizzarmi presso le più qualificate squadre esistenti nel mio paese di residenza.
Proseguire e raggiungere obbiettivi più ambiziosi non è stato possibile in quanto il passare del tempo e le diverse condizioni familiari e lavorative non me lo hanno consentito.
L’altra grande passione, che per diversi anni della mia gioventù ha impegnato gran parte del mio tempo, è stato il Biliardo.
A quei tempi sia i tavoli che lo sport, in quanto tali, non erano quelli odierni e di conseguenza l’attività biliardistica era limitata a qualche sala giochi che, peraltro, era anche sede di giocatori di carte e quant’altro potesse essere di svago in un piccola città del centro della Sicilia.
Poi si cresce, si cerca lavoro e il destino mi porta in Belgio dove resto per circa venti anni e la vita trascorre tra lavoro e famiglia, senza possibilità di svolgere sport in maniera attiva.
Un giorno, al rientro in Italia nel 1992, passeggiando per le vie di Enna
sento provenire da un locale pubblico un rumore a me familiare e che improvvisamente
mi riporta ad un passato spensierato e pieno di soddisfazioni: quel rumore era
il cozzare delle bilie.
Entro in quel locale e chi trovo? Paolo Fiorello e Peppe Restivo che giocano
a biliardo, nonché Peppe Bellino, proprietario del locale, insieme a
Marco Tornabene e Tano Murgano che assistono.
Tuttavia il tavolo non è quello che conoscevo (molto più grande e, scopro, riscaldato) e anche il modo di giocare è diverso; mi dicono che stanno giocando a “tre sponde”.
Da quel momento, rinata l’antica passione, è stata una continua ascesa del mio modo di giocare e, fatta amicizia con gli altri appassionati, ho scoperto che sui bordi del tavolo da gioco sono incisi dei piccoli rombi o cerchi definiti “diamanti” che sono considerati dei punti di riferimento nel calcolo matematico delle traiettorie geometriche delle bilie.
Io sono scettico e inizialmente sono profondamente convinto che il gioco “ad occhio” non abbia corrispondenze con i numeri ed in ogni caso resta un ottimo sistema di gioco.
Iniziando a fare competizioni mi rendo conto che, nonostante le capacità naturali, il livello raggiunto nell’arco di qualche anno non mi consente di superare ostacoli apparentemente inspiegabili.
In un secondo tempo, appresa qualche nozione elementare di “Sistemi Diamanti”, mi rendo conto che ho dinanzi a me la possibilità di scoprire nuovi e sempre più ambiziosi orizzonti nel gioco del biliardo, così mi prefiggo un obbiettivo: scoprire, teorizzare e, per quanto possibile descrivere quanto più è possibile su questi sistemi matematico – geometrici.
Da ciò nasce il manuale che segue nella speranza di essere di aiuto o, quanto meno, di stimolo per quanti iniziano a praticare questo sport (tanto bello, quanto difficile) e, non meno, per chi già possiede qualche conoscenza su queste teorie.
L’AUTORE
(Michele Notarrigo)
Il biliardo: non solo un gioco, ma uno sport nobile, una disciplina che impegna il corpo e la mente. Chi asserisce una cosa del genere? Chi è costui che dà una definizione del biliardo così diversa da quello che comunemente si pensa?
Sono IO, Paolo Fiorello, medico di professione, che nella propria esistenza ha avuto diverse passioni e tra queste quella per il biliardo e per l’informatica.
Quando ero molto giovane il biliardo era solo un motivo per stare con gli amici e passare qualche ora in buona compagnia. Poi gli studi e il corso della vita mi hanno distratto dal frequentare le sale da gioco dove si continuava a giocare a biliardo.
Qualche anno fa, in una fase di relativa tranquillità della mia esistenza, non ricordo in che modo, ho ripreso a giocare e, avendo conosciuto Michele Notarrigo, la passione per il biliardo è aumentata in maniera incredibile; non solo, ma la mia curiosità è stata stimolata dalle conoscenze dei vari sistemi relativi ai diamanti che consentono di calcolare le traiettorie e i percorsi delle bilie durante il gioco.
E’ stato proprio Michele che mi ha stimolato a intraprendere la conoscenza delle varie teorie sui sistemi diamanti; io posso dire di averne capito abbastanza ma lui (Notarrigo) oltre a conoscerne, ne ha studiati di nuovi e di personali e, cosa molto importante, riesce ad eseguire tiri perfetti durante l’applicazione di tali Sistemi.
Sui Sistemi Diamanti esistono diversissime teorie e tutte validissime; nel libro realizzato da me e Michele Notarrigo ne sono descritte alcune che sono state sperimentate validate e che, quindi, riteniamo utilissime nel risolvere un gran numero di problemi che si presentano al momento del tiro.
Naturalmente conoscere le teorie sui Sistemi Diamanti non vuol dire che si diventa imbattibili! Chiaramente alle conoscenze occorre aggiungere alcuni ingredienti indispensabili: passione per il gioco del biliardo, capacità di tiro, intuizione sul tipo di sistema da adottare.
La mia passione per l’informatica, infine, mi ha consentito di collaborare con Michele Notarrigo, che è l’ideatore delle teorie descritte, nella realizzazione di questo libro curandone tutta la grafica, l’impaginazione e la descrizione.
Per lo stesso motivo mi pregio di curare anche la realizzazione di un sito Web che speriamo diventi qualcosa di molto bello al servizio degli appassionati del Biliardo e di chiunque venga a visitarci.
Grazie
L’AUTORE
(Paolo Fiorello)