Tale metodo consiste nel considerare, mentalmente, la circonferenza della bilia battente come se fosse la circonferenza di un orologio, comprese le suddivisioni e le numerazioni.
Per avere un’idea reale di quello che occorre immaginare quando si guarda la bilia da colpire col girello della stecca, si può memorizzare la figura che segue:
Come è facile intuire, abbiamo due ordini di coordinate rappresentate dai numeri e dai cerchi con le lettere, i primi indicanti la direzione dell’effetto e i secondi indicanti la quantità.
Adesso andiamo a chiarire graficamente alcuni tipi di effetto.
In questo caso l’effetto impresso è di due
tappi sopra la linea mediana e può essere
espresso con la formula B12. La stecca va tenuta parallelamente al piano |
In quest’altro esempio l’effetto è di un tappo (A) e la direzione è alle ore 2. la rotazione della bilia è in senso obliquo rispetto all’asse verticale della bilia stessa. La formula di questo effetto è: A2. |
L’effetto impresso alla bilia in questo esempio è di due tappi al di sotto della linea mediana e viene definito retrò; produce una rotazione della bilia all’indietro e verticale rispetto all’asse della stessa bilia. La formula è: B6. |